IRAQ: Occupanti sgomberati da quasi due terzi delle case appartenenti a profughi Iracheni
Secondo quanto affermato da un funzionario statale il 9 gennaio, quasi i due terzi delle case appartenenti a profughi o rifugiati Iracheni occupati abusivamente sono stati evacuati a partire dalla metà del 2008.
BAGHDAD, 10 gennaio 2010 (IRIN) - Secondo quanto detto da un funzionario statale il 9 gennaio, quasi i due terzi delle case appartenenti a profughi o rifugiati Iracheni occupati abusivamente sono stati evacuati a partire dalla metà del 2008.
Sadiq Amer, che dirige uno dei due uffici più importanti del Ministero Iracheno degli spostamenti e della migrazione a Baghdad, ha riferito che gli abusivi occupavano oltre 3.009 case di profughi e rifugiati, secondo i dati del luglio del 2008, cosa che ha portato il Governo ad ordinare il loro sgombero per incoraggiare il ritorno degli esuli nelle loro case.
Amer ha riferito all’IRIN che “Secondo i dati del novembre 2009, 1.164 su 2.299 case occupate sono state evacuate a Karkh, nella zona occidentale di Baghdad, mentre a Rasafa, nella zona orientale della città, quasi 800 case sono state sgombrate.”
Amer ha inoltre riferito che secondo il rapporto del 5 gennaio, 18.123 famiglie di rifugiati sono tornate a Karkh, e 14.000 famiglie a Rasafa.
Dal giugno 2008, il Governo si è impegnato per incoraggiare il ritorno di profughi e rifugiati nelle loro zone d’origine. Una parte del piano consisteva nel convincere gli occupanti a lasciare le case offrendo loro 1,8 milioni di denari Iracheni (US$1,525) per aiutarli a trovare delle case dignitose in affitto.
Agli inizi del 2008, il Ministero degli spostamenti ha rilasciato il suo primo rapporto sul numero delle case occupate illegalmente – 3.491 in nove province: Baghdad, Diyala, Anbar, Salaheddin, Ta'mim, Babil, Kut, Nineveh e Muthana. Il numero include case, appartamenti, terre ed altri edifici.
Abdul-Khaliq Zankana, capo della commissione del parlamento sugli spostamenti e la migrazione, ha riferito che il decreto di evacuazione “non è stato propriamente attuato, dato che solo un numero limitato di persone è ritornato alle loro case e la maggioranza sta ancora aspettando dato che molte case sono ancora occupate da altre famiglie”
Ha inoltre riferito che i quartieri maggiormente occupati di Baghdad erano al-Jamia (nella zona occidentale), al-Hurriyah (nella zona settentrionale), al-Dora (nella zona meridionale) e Saidiya nella zona sud-occidentale della capitale.
Zankana all’IRIN: “Giuro che finora non ho sentito di nessuna famiglia che abbia ricevuto il pagamento eccezionale”. Di ciò accusa le procedure prolisse e la burocrazia.
Amer ha riferito che soloo una famiglia ha ottenuto il pagamento eccezionale, dato che il decreto copriva solamente quegli occupanti che non potevano ritornare nelle loro zone d’origine, cioé un numero esiguo.
Ha inoltre fatto notare che il processo di evacuazione ha impiegato un tempo così lungo poiché ogni richiesta fatta dai legittimi proprietari delle case andava inviata alle autorità di sicurezza e dei patrimoni immobiliari di Baghdad per controllare l’effettiva proprietà delle case.