GIORNATA DELLA NAZIONE ROM: ABBATTERE LE BARRIERE DEL RAZZISMO

Assieme ad altre trenta persone, tra cui Mick Rafferty, membro del consiglio della Dublin Corporation, è venuto qui per rendere noto che il consiglio di Basildon (o meglio la fazione governante Tory) intende attuare a tutti i costi una pulizia etnica utilizzando alcuni cavilli legali.
Che cosa ne è del diritto dei proprietari terrieri ad avere accesso alla proprietà? Non tornate , titolavano i quotidiani locali. Ma sabato siamo tornati e, almeno a gesti, abbiamo iniziato a demolire le barriere del pregiudizio e del razzismo di estrema destra.
Nel pomeriggio Collins ha incantato tutti con il monologo Traveller in Progress nella vicina Laindon. Dopo aver aperto la serata precedente con l’ensemble Romani Rad al teatro Brentwood, la produzione in stile agit-prop, che copre quarant’anni di vita, amore e lotta per la libertà, sta sicuramente guadagnando nuovi proseliti e sostenitori.
Hanno partecipato in massa a Laindon, nonostante o proprio perchè la polizia antisommossa era raggruppata all’uscita. Sembrava di essere a Birmingham, Alabama, negli anni ’60, piuttosto che a Basildon, Essex, nel terribile presente.
Sono arrivate parole di conforto dal rappresentante dell’ambasciata irlandese, Alma Ni Choigligh, che ci ha assicurato che l’ambasciatore O Ceallaigh era a conoscenza della situazione degli zingari e di ciò che stava loro accadendo nel più oscurantista Essex.
Simbolo di una settimana ricca di avvenimenti è stato Padre John Glynn, che rischia perciò di perdere molti fedeli. In un articolo dell’8 aprile tratto dall’influente rivista Economist , intitolato The Siege of Dale Farm (L’assedio di Dale Farm), dichiara infatti: “Sarò qui se sfratteranno gli zingari. E sul mio cartello ci sarà scritto Questa è pulizia etnica ”.
Nel frattempo, Padre Glynn ha presentato al sindaco di Basildon Malcom Buckley una petizione mondiale sostenuta dalla International Alliance of Inhabitants che invita il comune a fare marcia indietro sul piano da cinque milioni di euro stanziati per distruggere circa 120 abitazioni a Dale Farm e nelle vicinanze di Five Acre Farm.
L’euforia dell’8 aprile è continuata nel corso della notte con una festa dopo l’esibizione a Dale Farm, che ha riunito assieme zingari, rom e un gruppo di giovani pakistani del nuovo Panjabi Human Rights Monitoring Team , che come altri gruppi, tra cui il Peace & Progress Party di Corin Redgrave, sono pronti a opporsi nel caso dovessero essere mandati i bulldozer.
Il Festival delle Ruote Rosse è stato fortemente sponsorizzato dal Travellers Aid Trust , mentre la festa che ha seguito l’esibizione da PakiTv e Veerendra Rishi di Kingfisher Beer . Per inciso, è stato il padre di Veerendra, il diplomatico indiano W. R. Rishi, a proporre durante il primo congresso Rom mondiale nel 1971 di stampare sulla nostra bandiera nazionale la ruota rossa, o Ashok Chakra, simile a quella che c'è sulla bandiera indiana.

ROKKER RADIO

E questo antico collegamento con l’India, così chiaramente caratterizzato dalla partecipazione di Panjabi alla GIORNATA DELLA NAZIONE ROM di quest’anno, è stato sottolineato dal giornalista rom Jake Bowers nel programma d’apertura di ieri a Luton della prima trasmissione per i nomadi della BBC, Rokker Radio (info: 01582 441111).
Iniziando con l’inno nazionale Gelem Gelem , Bowers ha parlato della lunga emigrazione dei rom dall’India e della mancata accettazione di una minoranza, ora forte di 350.000 unità, nell’odierna Gran Bretagna. Durante le prime due ore sono arrivate molte chiamate, indicando che questo programma unico promette di diventare, come l’8 aprile, un’istituzione permanente.
Un altro importante avvenimento da ricordare si è verificato alla vigilia della GIORNATA DELLA NAZIONE ROM, quando Cliff Codona, presidente dello UK forum, ha guidato una delegazione all’ufficio del vice Primo Ministro. Erano presenti rom europei, il rappresentante del Travellers Forum Kay Beard, la portavoce di Dale Farm Kathleem McCarthy e Nora Egan.
Codona, rivolgendosi più tardi al pubblico del festival, ha affermato che era la prima volta che il tema degli sfratti e dello sgombero di terreni privati da parte di aziende specializzate come la Constant & Co. veniva inserito nell’ordine del giorno.
“In passato c’è stata molta prudenza da parte dei così detti esperti, volontari e professionisti”, ha affermato tra gli applausi, “ora rappresentiamo noi stessi- e credo che stiamo facendo progressi”.
Ha detto che l’ufficio del vice Primo Ministro si era dimostrato intenzionato a controllare il modo in cui alcuni consigli comunali stavano effettuando gli sgomberi. Alcuni funzionari avevano invitato il Forum a presentare le prove di cosa stesse succedendo, specialmente a proposito del rispetto delle regole sanitarie e di sicurezza quando venivano usati macchinari pesanti.
Un lungo filmato, già in possesso del Forum, testimonia lo spregio verso la vita umana e la proprietà durante le operazioni di sgombero che negli ultimi anni hanno reso senzatetto migliaia di persone. Parte di questo video è già stata visionata a Bruxelles e a Strasburgo, ed è stata trasmessa alle ONG leader sui diritti umani a Ginevra, Vienna e Washington.
“Spero che questa volta ci ascoltino”, ha detto Kathleen McCarthy, membro del consiglio d’istituto di una scuola. “I nostri bambini rischiano non soltanto di perdere la possibilità di ricevere un’istruzione, ma anche di rimanere traumatizzati per tutta la vita dal terrore della polizia antisommossa e dei bulldozer”.
Basildon considera la distruzione di terreni a Five Acres un preludio all’assalto a Dale Farm. Questa settimana (12 aprile) sarà reso noto il risultato del riesame della causa per Five Acres. Per coloro che hanno delle abitazioni in gioco, questo è altrettanto preoccupante del giorno del giudizio di primo grado.