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La costruzione dell'AMA: le tappe di un processo dal basso, federatore e plurale

In seguito al notevole successo dell'Appello alla costruzione di uno spazio comune e solidale dei movimenti sociali urbani  e della Dichiarazione di Madrid (2008) , ratificati da oltre 600 firmatari di 42 Paesi, è stato deciso di lanciare la proposta di svolgere l'AMA  durante il FSM 2011 a Dakar.

Il processo di costruzione dell'AMA è stato dunque alimentato da dinamiche diverse, in particolare dal dibattito delle organizzazioni di abitanti sul Diritto alla Città e dalla mobilitazione dei “senza voce”, dinamiche che si sono materializzate attraverso l'adesione alle Convergenze Urbane al FSM di Belem , includendo le grandi reti internazionali impegnate su questi temi (tra cui IAI, HIC, Centro Cooperativo Svedese per AL, COHRE, LOCOA, Dignity International, SELVIP, PPEHRC, Habitat for Humanity AL, ENDA TM, FNRU, No-Vox, il Forum delle Autorità Locali e alcune università).

L'iniziativa si è precisata con decisione con la Dichiarazione approvata in occasione del Forum Sociale Urbano (Rio de Janeiro, 2010) , dove si è formato il Comitato Promotore Unitario AMA, iniziando il processo di costituzione dei Comitati Promotori regionali e locali, in particolare in occasione dei Forum Sociali (FS Stati Uniti a Detroit, Forum Sociale Europeo a Istanbul, Forum Sociale Americano a Asunción) e di altri eventi in tutte le regioni e in numerosi paesi, tra cui Bangalore per l'Asia, il Bangladesh, il Senegal e il Camerun.

A Bobigny (Francia), in occasione delle Giornate Internazionali per il Diritto alla Casa (ottobre 2010) , si è svolta la riunione dei Comitati Promotori AMA, composti dai rappresentanti delle varie reti (IAI, HIC, LOCOA, No-Vox), i quali hanno ratificato la convocazione dell'AMA a Dakar in occasione del FSM 2011 e hanno assunto la responsabilità di definire i compiti e gli impegni al fine di promuovere l'AMA.

Il successo dell'AMA di Dakar è reso evidente dagli oltre 800 partecipanti, provenienti da 45 paesi di tutti i continenti, che hanno animato le 15 iniziative autogestite (laboratori, incontri tematici, mobilitazioni) nella sede del FSM e nei quartieri popolari di Dakar, arricchendo di contenuti e preparando l'Assemblea plenaria.

Temi centrali, tra gli altri: cancellazione del debito estero dei paesi impoveriti per finanziare invece il fondo popolare per la terra e la casa, attuazione del servizio di alloggi popolari da parte del settore pubblico e delle cooperative di abitanti, strategie popolari per contrastare gli sfratti, Riforma Urbana nello sviluppo economico, Diritto alla casa, all'acqua, all'igiene urbana e all'energia, complementarietà Diritto alla Città/Diritto alla Terra, uguali opportunità nelle città.

Questo approccio federatore ha posto le premesse alla Dichiarazione di Dakar: “Convergenza degli abitanti per il diritto ad abitare” , approvata dall'Assemblea plenaria finale che, riassumendo la volontà di sviluppare questo spazio condiviso, introduce il Comitato di Collegamento e gli impegni comuni riguardanti una piattaforma e la mobilitazione generale per il diritto alla casa, in particolare in occasione delle Giornate Mondiali di ottobre 2011 -2012 .

Le 429 firme sull'Appello, provenienti dal mondo intero, hanno rafforzato questa dinamica, proseguita durante tutto il 2012  sotto il segno delle lotte e della costruzione solidale della Via Urbana e Comunitaria .

Vanno sottolineati, in particolare, il Vertice dei Popoli (Rio de Janeiro, giugno 2012)  e il Forum Sociale Urbano (Napoli, settembre 2012)  che hanno rafforzato l'impegno per i beni comuni e l’avvicinamento delle lotte degli abitanti della città e della campagna, in particolare l'alleanza con Via Campesina.

Infine, ma non da meno, le iniziative organizzate dall'IAI insieme a partner locali nel quadro di Africités (Dakar, dicembre 2012)  sono state l'occasione di rafforzare la voce, il peso e il riconoscimento delle organizzazioni di abitanti da parte delle autorità locali, specialmente sui temi dell'alloggio sociale e della lotta agli sfratti.

Ognuna di queste tappe è stata l'occasione non solo per radicare il processo federatore nei tessuti sociali locali, ma anche per gli incontri preparatori e di valutazione del Comitato di collegamento in vista dell'AMA 2013. In questo modo, l'AMA 2013, convocata nel quadro del FSM (Tunisi, 26-30 marzo 2013), continua ad essere costruita dal basso e attraverso un processo multidimensionale di scambio delle esperienze, di condivisione di strategie, di costruzione d'iniziative di lotta, di resistenza e di alternativa.

Così sono costantemente arricchiti gli assi del dibattito e dell'iniziativa di lotta degli abitanti per quanto riguarda: la città alla quale ci opponiamo (analisi della crisi urbana e mondiale), la città che costruiamo (scambi d'iniziative di alternativa e di lotta per il diritto ad abitare), la città per la quale ci battiamo (costruzione di una piattaforma di lotta g-locale per un Patto Sociale Urbano Alternativo).

Consultare:  “Memoria degli abitanti”, documento di riflessione per l'azione della Rete di abitanti “Per abitare bene il nostro pianeta”  (Collezione multimediale verso la Via Urbana, 2012)


I(le) Traduttori(trici) Volontari(e) per il diritto alla casa senza frontiere dell’IAI che hanno collaborato con la traduzione di questo testo sono:

Matteo Del Fabbro, Nandhan Molinaro

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