Home » Notizie » Dibattito: come far scoppiare la bolla immobiliare? » Le dimensioni della bolla derivati = 190 mila dollari per ogni individuo del pianeta

Mostra/Nascondi il menu

Le dimensioni della bolla derivati = 190 mila dollari per ogni individuo del pianeta

di Tom Foremski – 16 ottobre 2008

L’invisibile equazione da un quadrilione di dollari -- Leva asimmetrica e rischio sistemico.
Secondo varie fonti, tra cui la Banca dei Regolamenti Internazionali (BIS) di Basilea, Svizzera – la banca centrale dei banchieri - l'importo dei derivati in tutto il mondo ha superato nel dicembre 2007 1,144 quadrilioni di dollari, ossia 1.144 trilioni di dollari.

Le principali categorie che compongono questi 1,144 quadrilioni di dollari di derivati preseti sul mercato sono le seguenti:

Derivati su crediti quotati in borsa: 548 trilioni di dollari;

  1. Derivati OTC in valore nozionale o valore nominale: 596 trilioni di dollari, che Includono:
    a. Derivati sui tassi d'interesse: oltre i 393 trilioni di dollari;
    b. Derivati sui crediti (CDS): oltre 58 trilioni di dollari ;
    c. Derivati sui tassi di cambio: oltre 56 trilioni di dollari ;
    d. Derivati su merci: circa 9 miliardi di dollari;
    e. Derivati su azioni e indici azionari collegati: circa 8,5 trilioni di dollari
    f. Altri derivati: oltre 71 trilioni di dollari.

Cos'è un quadrilione? Si tratta di un numero utilizzato solo da super ingegneri informatici e astronomi, e non certo da economisti e banchieri! Ad esempio, la stella polaresi trova "solo" ad un paio di quadrilioni di miglia di distanza, vale a dire, a qualche migliaio di miliardi di chilometri. Il nuovo supercomputer "Roadrunner" costruito da IBM per il Dipartimento dell’Energia del Laboratorio Nazionale di Los Alamos ha raggiunto un picco di prestazioni di 1,026 peta-flop al secondo – ed è il primo supercomputer ad aver mai raggiunto questo traguardo. Un quadrilione di operazioni in virgola mobile (flops) al secondo è pari a 1 peta-flop/s, vale a dire, a 1000 trilioni di flop al secondo. Si stima che tutti i dati trovati su tutti i siti web e memorizzati sui computer in tutto il mondo arrivino ad un totale di più di un exa-byte di memoria, vale a dire, 1000 quadrilioni di byte di dati.

Mentre i derivati in essere sono gli importi nozionali prima della contabilizzazione, l’esposizione effettiva viene misurata in termini di credito equivalente netto. Questo è di solito un valore inferiore a meno che molte variabili “tramino” nella direzione sbagliata simultaneamente. Ciò potrebbe accadere a causa di eventi catastrofici imprevedibili, vale a dire "cigni neri" come i fallimenti e nazionalizzazioni a valanga, che determinano un aumento dell'esposizione netta fino a livelli molto consistenti, o addirittura per il verificarsi contemporaneo di alcuni eventi geo-politici o geo-fisici di forte disturbo. Inoltre, il valore nozionale diventa valore reale quando una o l’altra delle controparti del contratto derivato OTC fallisce. Ciò significa che nessun istituto che offre derivati OTC poteva essere autorizzato ad andare in fallimento senza cadere tra le braccia di un altro.

Qualunque siano i fondi necessari, entro limiti ragionevoli, per il salvare gli istituti di investimento internazionali, di banche di deposito e di enti finanziari, questi devono essere stabiliti caso per caso. Se non si prendono contromisure, questa è la natura asimmetrica dei derivati e qui risiede il potenziale di rischio sistemico per il sistema economico globale e dei mercati finanziari.
Pensiamo all’invisibile equazione tra 1,144 quadrilioni di dollari e di strumenti derivati, e il prodotto interno lordo (PIL) globale, oppure gli immobili, o i mercati azionari mondiali e obbligazionari, e le incognite sconosciute dette "cigni neri”.

Di seguito alcune cifre per capire quanto servirebbe per liquidare

1,144 quadrilioni di dollari di derivati:

1. L'intero PIL degli Stati Uniti è di circa 14 trilioni di dollari.
2. L'intera massa monetaria degli Stati Uniti è di circa 15 trilioni di dollari.
3. Il PIL annuale di tutto il mondo è di 50 trilioni di dollari. 1144 trilioni di dollari è 22 volte il PIL di tutto il mondo.
4. Il valore degli immobili di tutto il mondo è stimato in circa 75 trilioni di dollari. 1144 trilioni di dollari sono pari a 15,5 volte il valore immobiliare mondiale.
5. Il valore globale dei mercati azionari e obbligazionari è valutato in circa 100 trilioni di dollari.
6. Le grandi banche da sole detengono circa 140 trilioni di dollari in derivati.
7. Bear Stearns aveva più di 13 trilioni di dollari in derivati e fallì nel mese di marzo 2008. Freddie Mac, Fannie Mae, Lehman Brothers e AIG sono tutti 'crollati' a causa del complesso dei valori mobiliari e dalle esposizioni dei derivati nel mese di settembre dello stesso anno.
8. La popolazione di tutto il pianeta è di circa 6 miliardi di persone. Questo vuol dire che il mercato dei derivati rappresenta da solo circa 190.000 dollari a testa per ogni persona del pianeta.

L'impatto degli strumenti derivati
1. I derivati sono strumenti finanziari il cui valore dipende dal valore di base di altri valori mobiliari e dei rischi connessi. L’uso dei derivati ha registrato un boom nel corso degli ultimi due decenni. Non siamo in grado di definire in modo adeguato neppure molte classi di strumenti derivati in quanto molto complessi - e disponibili in varie forme, dimensioni, colori e sapori - e neppure di illustrarne le differenti caratteristiche nelle varie condizioni di mercato.

2. I derivati non sono regolamentati né negoziati in una qualsiasi borsa pubblica, non hanno standard universali, non sono trattati con un accordo da parte di privati; non sono trasparenti, non esiste alcun mercato aperto di offerta/richiesta , non hanno garanzie, non hanno una stanza di compensazione centrale, e in realtà non sono esattamente beni tangibili.

3. I derivati includono strumenti conosciutissimi , come i contratti a termine (future) e opzioni, attivamente negoziate in numerosi mercati, nonché numerosi strumenti OTC come swap di tassi d’interesse, contratti a termine non standardizzati in valuta estera e tassi di interesse, e vari strumenti basati su merci e capitali.

4. Tutti, a partire dalle grandi istituzioni finanziarie, governi, società, fondi comuni di investimento e fondi pensione, fino ad arrivare ai fondi di copertura e ai piccoli e grandi speculatori utilizzano strumenti derivati. Tuttavia, la loro diffusione non è mai stata così trasversale e spropositata.

5. La matassa dei derivati ha cominciato a sbrogliarsi velocemente con l'inizio della "grande liquidazione" dei mercati creditizi a livello mondiale avviata nel luglio 2007, e in particolare dopo il crollo di Freddie Mac e Fannie Mae, nel settembre di quest'anno.

6. Se il castello di sabbia dei derivati cedesse, l'economia di tutto il mondo si troverebbe in pericolo, tenuto conto delle dimensioni relativamente piccole dell’economia mondiale a confronto.

7. Il crollo del mercato dei derivati potrebbe far sembrare una coincidenza il crollo del mercato delle case e della borsa.

Tre esempi storici
1. Il cosiddetto "operatore canaglia" Nick Leeson ha sottoscritto un numero enorme di derivati scommettendo sulla direzione dell’indice Nikkei giapponese e determinando così il crollo della Barings Bank nel 1995.

2. Il crollo della Long Term Capital Management (LTCM), un fondo comune di investimento che vantava un ex-operatore in derivati e obbligazioni della Salomon Brothers e due premi Nobel per l'economia come direttori, è crollata a causa di enormi scommesse operate mediante finanziamenti in valute e obbligazioni nel 1998.

3. Infine, molti dei problemi della Enron nel 2000 sono stati originati da strumenti derivati sottoscritti mediante finanziamenti e dal ricorso ai derivati per nascondere i problemi di bilancio.

La trappola
L'unico ostacolo concettuale alla base della crescita disordinata del mercato globale dei derivati è il principio di copertura e di compensazione, che è alla base di ogni modello e di tutta l’iper-struttura regolamentare. Coperture e compensazioni perfette richiedono mercati sani. Quando uno o più mercati non funzionano, l'intero castello potrebbe crollare rapidamente. Sperare, come il segretario del tesoro americano Henry Paulson, che un inganno contabile, come il trasferimento di responsabilità da un operatore privato ad uno pubblico, anche se a pagamento, ripristini la funzionalità dei mercati,andrebbe totalmente contro i principi della logica.

I mercati funzionano solo quando:

1. Vi è un livello di prezzo al quale l'offerta incontra la domanda, e, cosa ancora più importante, quando
2. Entrambe le parti credono reciprocamente nella capacità di produrre risultati.
Soddisfare il criterio 1. senza soddisfare il criterio 2. che è essenzialmente basato sulla fiducia, è inutile nel lungo termine, anche se, nel breve termine, i mercati possono dimostrare sollievo ed euforia momentanei.

Conclusione
Pensando al piano di salvataggio di 700 miliardi di dollari - ancora in fase di ultimazione a Washington DC – le iniziative future andranno valutate passo dopo passo. I politici sono giustamente preoccupati di alleviare immediatamente punti di pressione nel sistema finanziario globale, come la crisi dei mutui, il calo della spesa dei consumatori e la minaccia di perdita di fiducia nelle istituzioni finanziarie. Tuttavia, anche se questi problemi sono gravi, stanno fungendo da catalizzatore per un’altra sfida più grande che i vari paesi dovranno affrontare simultaneamente. Nel momento in cui i flussi di denaro rallentassero bruscamente, i livelli di sicurezza calerebbero in tutto il mondo, infrangendo la fiducia in modo asimmetrico; il tempo necessario per ripristinarla sarebbe quindi molto più lungo. A meno che non vi sia un’azione di concerto dei governi , questa situazione potrebbe crearsi innescando una reazione a catena, che sbloccherebbe rapidamente miliardi e miliardi di dollari in scommesse rischiose ad altissimo rapporto di indebitamento. Nel quadro di un rapporto di indebitamento eccessivo, il problema più grande di tutti è quello dei "derivati", di cui i CDS sono un sottoinsieme minore. Warren Buffett ha detto che la bomba a neutroni dei derivati ha il potenziale di distruggere l'intera economia mondiale, ed è un "disastro che sta per accadere". Egli ha anche fatto riferimento agli strumenti derivati come armi di distruzione di massa (ADM).

Se un dollaro corrispondesse a un secondo, ci vorrebbero 32 milioni di anni per contare fino a un quadrilione. I numeri cui ci troviamo di fronte sono assolutamente astronomici e sono dominio della super informatica che abbiamo introdotto nell’economia globale. C'è un senso di non sostenibilità e la mancanza di longevità nell’"invisibile equazione del quadrilione di dollari" degli strumenti derivati di mercato, soprattutto in relazione alle concomitanti variabili “cigno nero” che causano molteplici implosioni tra le istituzioni finanziarie e le controparti! L'unica via d'uscita, anche se dolorosa, è la disponibilità da parte dei governi di intervenire caso per caso su una scala senza precedenti. Proteggere i risparmi ed i patrimoni dei cittadini dovrebbe essere il punto di riferimento primario di tale politica.