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Verso l'Università Popolare Urbana - UPU

Nell’ultimo decennio le attività in rete promosse dai movimenti sociali e da processi di cooperazione come quelli realizzati ( a partire da gennaio 2001) nei Forum Sociali regionali, mondiali e tematici, hanno attirato l’attenzione sul bisogno di superare la rigida divisione tra teoria e pratica (Santos 2003) e di rendere chi è attivo nell’ambito sociale capace di convogliare la dimensione di ricerca, educazione e azione del suo lavoro verso una consistente strategia di azione, verso sé stessi e il mondo esterno.

Bozza di proposta dell’Alleanza Internazionale degli Abitanti, giugno 2004

Introduzione e basi logiche

Le conseguenze pratiche di un tale atteggiamento, sono di almeno due tipi: da un lato si tratta di mettere in rete in modo partecipativo ambienti internazionali, accademici e di ricerca le cui attività sono strumentali e si intersecano con quelle dei movimenti sociali. D’altra parte i movimenti sociali stanno approfondendo la percezione di se stessi come capaci di dirigere la loro azione e la loro ricerca sia come fonte di trasmissione di saperi e di consapevolezza che accresce il lavoro, sia come base per migliorare la formazione interna e lo sviluppo delle varie abilità.

L’Alleanza Internazionale degli Abitanti (IAI) vuole rispondere a questo scenario promuovendo una Università Popolare “Urbana” che abbia funzioni molteplici e complementari:

  • rispondere al bisogno di ricerca e riflessione riguardo una strategia globale di giustizia per la costruzione sociale dell’habitat e che si occupi delle tematiche relative alla casa.
  • Incoraggiare, facilitare e rafforzare l’organizzazione dei vari membri IAI.

Aree di apprendimento e aspetti chiave della ricerca

  • La dimensione globale-locale e le relative organizzazioni che si occupano di diritto alla casa
  • La costruzione sociale dell’habitat e il diritto alla città: concetti-chiave, tensioni e attori
  • Il ruolo dei movimenti sociali che si occupano di diritto alla casa all’interno dei Forum Sociali Regionali e Mondiali
  • Aspetti chiave nell’organizzazione e nello sviluppo delle abilità: partecipazione, lobby e comunicazione, nuove tecnologie “libere”, ricerca-azione, tematiche relative allo scambio e alla traduzione.

Obiettivi

Dare ai partecipanti le competenze essenziali a lavorare, ricercare e agire in rete.

Rafforzare le competenze lavorative dei membri IAI.

Contribuire allo sviluppo e alla dimensione di scambio internazionale di IAI.

Discutere e identificare le strategie globali e locali che riguardano la casa.

Approccio metodologico

L’idea chiave e’ di mettere al primo posto la partecipazione e la reciprocità per facilitare un processo di apprendimento che includa lo scambio tra diverse organizzazioni, istituzioni universitarie, internazionali e di ricerca che lavorano assieme per un mondo più giusto ed equo.

L’approccio metodologico trae ispirazione dai concetti di Mezirow (Taylor 1998) sulla centralità dell’esperienza e la riflessione critica basata sulla teoria della critica sociale (Scott 1997). Se chi apprende vuole trasformare i suoi “schemi di significati” (specifiche credenze, comportamenti e reazioni emotive), deve intraprendere una riflessione critica sulle proprie esperienze, che conduce ad un cambiamento di prospettiva” (Mezirow 1991, p. 167). “Il mutamento di prospettiva e’ un processo tramite il quale si diviene criticamente consapevoli di come e perché le nostre ipotesi ci abbiano portato ad avere una visione limitata del modo in cui percepiamo, comprendiamo e sentiamo il nostro mondo; cambiare prospettiva significa mutare queste strutture di aspettative abituali per averne di più inclusive, discriminanti ed integranti allo stesso tempo; e finalmente, agire o fare scelte verso questa nuova consapevolezza” (ibid.)

Il mutamento di prospettiva spiega come le strutture di significato che gli adulti hanno acquisito lunga una vita, possono essere modificati. Tali strutture di significato sono cornici di referenze formate sulla base della totalità di esperienze culturali e contestuali e che influenzano il comportamento e il modo di interpretare gli eventi (Taylor 1998). L’insieme di strutture di significato di un individuo influenzerà ad esempio il modo in cui lei/lui sceglie di votare o di reagire di fronte ad abusi fisici. Gli schemi di significato che formano le strutture possono cambiare se una persona aggiunge o integra con nuove idee uno schema esistente e, infatti, questa trasformazione si ha abitualmente in processi di apprendimento. La prospettiva di trasformazione che porta ad un apprendimento che implica dei cambiamenti, però, si realizza molto meno frequentemente. Mezirow crede che ciò possa accadere in seguito a un “dilemma che disorienta”, provocato da una crisi o un periodo di passaggio nella vita, ma anche a causa di una serie di trasformazioni negli schemi di significato, lungo un certo periodo di tempo (Mezirow 1995, p.50).

Gli schemi di significato si basano su esperienze che si possono decostruire e trasformare in modo razionale (Taylor 1998). Mezirow (1995) sostiene che ciò possa accadere attraverso una serie di fasi che seguono il dilemma che disorienta. Fra le altre fasi troviamo l’autocritica, la valutazione delle proprie ipotesi, il riconoscere che anche altre persone hanno condiviso simili trasformazioni, l’esplorazione di nuovi ruoli ed azioni, lo sviluppo di una strategia, l’acquisizione di competenze e abilità che aiutino a svilupparla e a metterla in atto, lo sviluppo di competenze anche in nuovi ruoli, e infine il reinvestire tali nuove prospettive nella vita quotidiana (adattato da p. 50).

Esempi di attività di apprendimento

Apprendimento a distanza e aperto su una piattaforma comune basata su software liberi come Moodle e OpenConference (integrato con strumenti adatti per chi non ha un facile accesso a tali tecnologie)

Analisi SWOT individuale e in gruppo

Riflessione centrata su casi studio

Scambi controllati di professionisti

Corsi tematici divisi in gruppi di interesse.

Passi successivi

Consultazioni interne a IAI (in fase di sviluppo).

Consultazioni esterne rivolte alla cooperazione con ambienti accademici e internazionali.

Ricerca di sponsor e reperimento di fondi (dal 25 luglio 2004).

Creazione di un gruppo pilota e studio di fattibilità (settembre 2004).

Fase pilota (dal 2005).

Referenze bibliografiche

Boyd, Robert D., and Myers, J. Gordon. "Transformative Education." INTERNATIONAL

JOURNAL OF LIFELONG EDUCATION 7, no. 4 (October-December 1988): 261-284.

Mezirow, Jack. "Perspective Transformation." ADULT EDUCATION 28 (1978): 100-110.

Mezirow, Jack. TRANSFORMATIVE DIMENSIONS OF ADULT LEARNING. San Francisco, CA:

Jossey-Bass, 1991.

Mezirow, Jack. "Transformation Theory of Adult Learning." In IN DEFENSE OF THE

LIFEWORLD, edited by M. R. Welton, pp. 39-70. New York: SUNY Press, 1995.

Mezirow, Jack. "Transformative Learning: Theory to Practice." In TRANSFORMATIVE

LEARNING IN ACTION: INSIGHTS FROM PRACTICE. NEW DIRECTIONS FOR ADULT AND

CONTINUING EDUCATION NO. 74, edited by P. Cranton, pp. 5-12. San Francisco, CA:

Jossey-Bass, Summer 1997.

Santos de Sousa, Boaventura, "A universidade popular dos movimentos sociais",

www.ces.fe.uc.pt, 2003

Taylor, Edward W. THE THEORY AND PRACTICE OF TRANSFORMATIVE LEARNING: A CRITICAL

REVIEW. INFORMATION SERIES NO. 374. Columbus: ERIC Clearinghouse on Adult,

Career, and Vocational Education, Center on Education and Training for

Employment, College of Education, the Ohio State University, 1998

Keywords

testo IAI , UPU